F is for Female

F IS FOR FEMALE



C’è del rosa nel DNA di Ferrino in quanto da sempre crediamo ed investiamo nelle donne nel mondo outdoor. Anna Ferrino stessa sottolinea come quest’ultima non sia per l’azienda una semplice moda passeggera dettata dalle tendenze odierne, ma una scelta, fatta molto tempo fa, in cui crede fortemente oggi più di ieri.

Dopo tanti anni cosa rappresenta per te Ferrino?

Ferrino è l’azienda di famiglia, con me giunta alla sua quinta generazione e che oggi gestisco insieme ai miei soci, la famiglia Rabajoli.

Ha accompagnato la mia vita giorno dopo giorno, a due anni posavo per la copertina del catalogo venendo utilizzata come una piccola modella per rappresentare quella situazione tipica di famiglia italiana che andava in campeggio, spesso e volentieri con una tenda Ferrino.

Sono sempre stata interessata a confrontarmi con il mondo esterno grazie alla mia grande curiosità, quindi nella prima parte del mio percorso lavorativo ho deciso di interfacciarmi con realtà esterne e, in un secondo momento, dedicarmi a Ferrino che per me oggi rappresenta la sfida lavorativa più importante della mia vita. Le aziende devono continuare a innovare, comunicare, ingaggiare i consumatori per poter stare sul mercato, è una sfida che conduco in prima linea in questa azienda meravigliosa che ha sempre avuto un rigore e un’attenzione unica all’etica imprenditoriale, uniti ad una serietà nello sviluppo dei prodotti e nelle relazioni con i propri partner. Per tutti questi motivi penso che Ferrino abbia le capacità per diventare un brand sempre più grande a livello internazionale.

Tanti i volti femminili che hanno rappresentato e che rappresentano Ferrino, uno in particolare quello di Carla Perrotti.

Innanzitutto vorrei ricordare che quasi il 60% dei nostri collaboratori sono donne e ringraziarle per il grande impegno e contributo quotidiano che è fondamentale al successo del brand.
Carla invece è una nostra ambassador storica ed anche storico è tutto quello che ha realizzato. Una persona apparentemente normale che ha portato a termine imprese straordinarie, mettendosi in gioco ed attraversando in solitaria un deserto per ogni continente equipaggiata da noi. Dalla nostra parte c’è sempre stata grande attenzione nell’ascoltare le sue richieste, nel seguirla nelle sue avventure e nel progettare attrezzature che rispondessero alle sue esigenze. Carla è diventata un po’ l’icona delle ambassador di Ferrino a cui poi sono seguite altre alpiniste fino ad arrivare al Ferrino Women Team.

Come valorizzare le donne in questo universo della montagna ancora e troppo spesso visto solo al maschile?


Ultimamente c’è una grande attenzione al mondo femminile spesso guidata dal tentativo da parte di molte aziende di far crescere questo segmento. Credo che Ferrino, attraverso la sua storica attenzione alle atlete, sia stato un po’ un apripista del settore, oggi tutti i brand ricercano testimonial donne ma noi lo abbiamo fatto in tempi non sospetti negli anni ‘80. Sicuramente abbiamo intenzione di continuare su questa strada intrapresa molti anni fa, non per una questione di moda o di opportunità, ma per un’attenzione che da sempre abbiamo avuto verso le esigenze del mondo esterno.

Hai creduto molto nel Ferrino Women Team e stai ottenendo grandi soddisfazioni e risultati, ce ne parli?
Il Ferrino Women ha alla base un messaggio ben definito, un invito a tutte le donne a riflettere che nulla è impossibile se ci si mette in gioco. Le nostre atlete sono tutte donne normali, con una vita, un lavoro e una famiglia, al tempo stesso hanno una fortissima passione per il running che le porta a ritagliare i tempi necessari per allenarsi e raggiungere quei livelli di standard qualitativo che permettono loro di correre un Tor de Geants ad esempio.
È un messaggio di sfida ai propri limiti: se hai una passione perseguila con impegno e determinazione e vedrai che tutto è possibile.

Stefi Trogue ha conquistato il suo secondo 8000 e sembra intenzionata a proseguire nelle sue imprese. Si contraddistingue perché scala sempre con il rossetto sulle labbra, quanto serve in quanto personaggio identificativo delle quote rosa della montagna per Ferrino?

È una ragazza molto determinata con un sogno ambizioso che persegue con quel piccolo tocco di civetteria che è il rossetto rosso, un monito a non perdere mai la femminilità. Sta muovendosi bene e sta crescendo anche da un punto di vista tecnico, sicuramente è stata scelta e supportata principalmente dai nostri distributori locali ma anche da noi all’interno di un progetto che si basa su uno sviluppo di comunicazione digitale relativo al nostro brand in Spagna. Il fatto che Stefi abbia una sua presenza digitale di un certo peso contribuisce a far conoscere il nostro marchio attraverso contenuti coerenti con il nostro posizionamento. Siamo contenti di averla accolta nel nostro team.

Hai una personalità molto forte, ti è mai capitato di incontrare qualche difficoltà per il solo fatto di essere donna nel mondo dell’outdoor/business?

Ho certamente una personalità abbastanza forte ma, allo stesso tempo, credo di aver sempre cercato di agire in modo femminile. Oggettivamente non ho mai avuto grandi difficoltà. Mi rendo però conto che ancora oggi sia un grande problema da superare e migliorare in alcune società più che in altre. Esiste e va affrontano con serietà ma, per quanto mi riguarda, non l’ho mai voluto porre come un limite.

Ferrino produce prodotti studiati esclusivamente per le donne che hanno ovviamente una fisicità differente dagli uomini. Quanto investite in termini di tempo e risorse nello sviluppo di questi prodotti?
La nostra linea di prodotti dedicati alle donne è composta da zaini, sacchi a pelo e abbigliamento. Negli zaini in particolare c’è una componente ergonomica più smaccata rispetto ad altre tecnologie di prodotto, uno schienale che ben si adatti alla conformazione fisica femminile fa la differenza in termini di comfort e sicurezza di utilizzo. La linea è stata accolta molto bene fin dal suo esordio. Siamo stati uno dei primissimi brand a proporre prodotti dedicati all’universo femminile. Oggi questo mercato sta crescendo e così di conseguenza anche noi abbiamo deciso di ampliare la gamma e l’investimento in questo settore. Molte delle nostre atlete ci hanno aiutato: Carla Perrotti ha un fisico minuto ed una schiena delicata. Il lavoro fatto con lei è stato il capostipite di tutta la sensibilità e le capacità tecniche che progressivamente abbiamo sviluppato e continuiamo a sviluppare cercando di dare alle donne schienali che si adattino perfettamente alla loro corporatura.

Il mondo della montagna quindi sarà sempre più roseo e più rosa?
Per me il mondo della montagna segue i trend della nostra società, le donne stanno portando contributi fondamentali allo sviluppo del nostro mondo: sono sempre più importanti e capaci di fare la differenza, ancora con numeri minori ma in progressiva crescita occupano ruoli sempre più rilevanti dove quel tocco di capacità femminile, di multitasking e anche di sensibilità nelle relazioni umane è sempre in grado di fare la differenza. Credo che nel mondo dell’outdoor il segmento legato ai prodotti femminili continuerà a crescere un po’ in linea con l’evoluzione del ruolo femminile all’interno della nostra società.