Lise Billon

Nata nel 1988 in Francia a Romans sur Isère, l’alpinista e guida alpina Lise Billon ha avuto modo di approcciarsi all’universo della montagna fin da piccola, dapprima avvicinandosi soprattutto all’arrampicata sportiva. Figlia d’arte, Lise nasce in una famiglia molto sportiva, con un padre guida alpina. È stato proprio suo padre ad essere per lei la sua principale fonte d’ispirazione: inizia infatti ad arrampicare fin da bambina e da subito entra a fare parte della FFME (Fédération Française de la Montagne et de l'Escalade, ossia Federazione Francese della Montagna e dell’Arrampicata), un’associazione che le ha permesso non solo di imparare a muovere i primi passi ma soprattutto di costruire un legame emotivo molto forte con una comunità di persone che della montagna hanno fatto il proprio centro vitale.

Lise negli anni successivi seguirà la sua strada che dapprima, durante l’adolescenza, la allontanerà dall’arrampicata e dalla montagna, facendole incontrare la pallamano, sport che porterà avanti fino ai 18 anni.

È solamente verso i 20 anni che Lise ritorna alle origini riscoprendo però non solo l’arrampicata sportiva ma trovando la sua vera vocazione, ossia portare l’arrampicata sulle principali pareti delle Alpi e poi anche fuori dall’Europa. Lise infatti inizierà, in quel periodo, un percorso di crescita personale che la porterà man mano ad avverare e toccare con mano un suo obiettivo e sogno da sempre: diventare guida alpina ed esplorare le più remote e selvagge montagne del mondo. Il suo modo di vivere la montagna si esprime infatti al meglio sulle immense pareti patagoniche o nelle terre ancora poco esplorate dell’Alaska e del Pakistan.

Attualmente Lise vive a Chamonix dove lavora come guida alpina oltre ad essere istruttrice per le future guide e allenatrice presso la medesima FFME che le ha dato i primi insegnamenti. Oltre al percorso di crescita personale e atletica che ha portato Lise a raggiungere obiettivi molto importanti in ambito alpinistico, la 34enne guida alpina oggi fa suo uno spirito di comunità umana legata dalla passione per l’alpinismo, restituendo proprio nella Federazione l’esperienza acquisita nel tempo. Per Lise non solo l’esplorazione, la scoperta e l’avventura sono fondamentali, ma l’aspetto umano, il legame con le altre persone che vivono questo mondo e l’importanza di lasciare in eredità certi insegnamenti giocano un ruolo cruciale.

L’alpinismo di Lise è quello delle immense pareti e delle terre lontane ma è anche un alpinismo molto delicato e attento all’aspetto sociale e alla forza che quest’attività può avere nel creare cultura, identità e nel legare le persone tra di loro.

HIGHLGHTS

·        2012: esplora le principali pareti degli USA, scalando in Yosemite (ripete, tra le altre, le vie Salathe, Free Rider e Nose su El Capitan oltre alla salita dell’Half Dome) ed esplora anche la zona dello Zion dove sale la via Moonlight Buttress;

·        2012 – 2014: ripete le principali vie sulle più importanti pareti nord delle Alpi. Ripercorre infatti la Nord del Dru in invernale, la nord dell’Eiger in invernale e la nord del Cervino;

·        2013: apertura della via Pillar del Sol Naciente (7b, A1, WI6, M6, 1.000 mt.) sul Cerro Murallón, Patagonia;

·        2014: prima salita del Pyramid Peak, sul Denali, in Alaska;

·        2014: apertura di The Odyssey (M7, 6b, A1, 90°, 1100 mt) e The Iliad (TD+ 900 mt.) sul Monte Boucansaud, Alaska

·        2015: in cordata con Sullivan, Antoine Moineville e Diego Simari apre la via Hasta las Wuebas (ED, WI5, M5, 90°, 1.000 mt.) sul Cerro Riso Patrón Central, in Patagonia. L’apertura di questa via porterà ai membri della cordata il blasonato Piolet d’Or nel 2016;

·        2016: apertura della via Balas y Chocolate (ED+, WI1+, A2, M6, 900 mt.) sulla parete sud del Cerro Adela Norte, in Patagonia.