NON FARE L’ASINO! IL VIAGGIO DI NICOLA WINKLER


Nicola Winkler
 partirà il 21 Aprile 2017 dalla Sicilia. Attraverserà l’Italia con il suo asino per raccontare un’altra faccia dell’Italia attraverso gli occhi di un asino e la sua lentezza, un’Italia rurale, eco sostenibile, che marcia verso un cambiamento dopo aver colto la sua inevitabilità.

“Non fare l’asino” è un invito a non comportarsi in maniera sottomessa e rassegnata, come se si avessero i paraocchi. L’asino nel credo comune viene associato alla testardaggine, caparbietà e stupidità, aggettivi che non gli si addicono affatto. Egli sceglie. Sceglie di non muoversi, a costo di essere bastonato e considerato stupido per questo. Basti pensare alla famosa poesia di Victor Hugo “Il rospo”. L’asino potrebbe correre, ma sceglie di camminare. Mi è sembrato il giusto punto di vista, lento e semplificato. Solo apparentemente distaccato l’asino guarda con lentezza alle cose, incapace di formulare, o concepire, pensieri subdoli. Egli è mosso da un forte senso istintivo, come tutti gli animali, al quale però è accostata grande sensibilità. L’istinto per non essere sopraffatti dalla natura, adattandosi, ma la sensibilità per inserirvisi senza il desiderio di dominarla. Messo in condizione dall’uomo di non subire la crudeltà della Natura e provare a sfruttarla anche un po’ a proprio vantaggio. Un asino ed un uomo, due compagni di viaggio che si completano come Sancho Panza e Don Chisciotte, sprovvisti di cavalcature; e, come questi, testimoni di un paese. “Non fare l’asino” sarà un’avventura vissuta e guardata con lentezza dal punto di vista dell’animale fratello dell’uomo, dal quale è sempre stato bastonato: il somaro che ci insegna. 

Nicola Winkler

Mi chiamo Nicola Winkler ho 20 anni, faccio il DAMS a Torino e sto per partire per un’impresa in “solitaria” che di solitario in realtà ha veramente poco.
Il progetto in breve consiste nel partire da Scillato, un paese sulle Madonie in centro alla Sicilia sotto Cefalù, con un asino e risalire lo stivale per giungere a Torino a piedi. Per mia grande fortuna ho conosciuto un ragazzo di Palermo, Francesco Lanzino, che ha avuto la stessa idea e con cui farò il primo pezzo di viaggio. Lui con un mulo e tre compagni da tutta Italia, io con un asino e la mia telecamera. Esatto durante il viaggio girerò un film! O meglio ho una traccia di idea per il film, un filo rosso da seguire mentre farò le riprese, ma, come il viaggio lo si organizza e poi quando si è sulla strada lo si stravolge, non ho potuto scrivere una sceneggiatura che tanto poi non avrei seguito. L’idea comunque sarebbe di creare un film “collettivo”, cioè a cui chiunque voglia potrà prendere parte (nello specifico mi piacerebbe creare delle piccole troupe con cui ideare e girare nei posti dove mi fermerò più a lungo e dove ci sarà interesse per questo aspetto del viaggio). 

Nicola Winkler

Per questo sottolineo un altro aspetto importantissimo del progetto, tutti coloro che si vorranno unire per un pezzo di cammino saranno i benvenuti, ancora meglio se vorranno anche prendere parte alla realizzazione del film (sul blog http://blog.italiachecambia.org/non-fare-l-asino/ metterò una sezione in cui caricherò man mano i percorsi che andrò a fare nei giorni successivi e dove chi si vorrà unire potrà contattarmi).

L’itinerario è in via di sviluppo, ma a grandi linee le regioni saranno indicativamente, ma anche abbastanza sicuramente:

Sicilia (probabilmente la farò stando nel centro/nord passando per Madonie e Nebrodi), Calabria (anche qui,  starò sull’Aspromonte e poi l’appennino, passando per il “sentiero dei briganti” e il parco del Pollino), poi pensavo di fare il Cilento in Campania, attraversare la Basilicata per arrivare in Puglia (dove non riscenderò in Salento ma andrò su passando per il Gargano), poi Molise, Abruzzo, Marche e Umbria per giungere in Toscana. Probabilmente per la mappatura della parte centrale mi aiuterò prendendo spunto dal “Cammino Italia” e in Toscana mi allaccerò a un pezzo della Francigena. Infine Liguria o Lombardia, ancora da decidere, e Piemonte!
Questo a grandi linee, poi entrando nel vivo della mappatura potrò farmi un’idea più chiara, ma per farlo ho bisogno di sapere che ci sono dei posti dove alloggiare, ma soprattutto dove far riparare l’asino, lungo i sentieri che mi mappo o che decido di seguire.

L’idea è quella di raccontare un’altra faccia dell’Italia attraverso gli occhi di un asino e la sua lentezza, un’Italia rurale, eco sostenibile, che marcia verso un cambiamento dopo aver colto la sua inevitabilità. Questo viaggio sarà quindi, una cosa personale ma anche molto pubblica. Attraverso l’aiuto dei responsabili di “Italia che Cambia”, “Ammappalitalia” e “WWOOF” sto entrando in un mondo sotterraneo, o comunque di cui si parla poco e spesso nel modo sbagliato, che in Italia è veramente vasto e ricco di stimoli. Su “Italia che Cambia” ci sarà il mio blog per seguirmi lungo la strada, dove scriverò e pubblicherò video per raccontare il mio viaggio ma anche le mie impressioni, però lungo la strada faro anche delle interviste a realtà nuove che incontrerò, che verranno pubblicate in seguito tra le “storie della settimana” sul sito di Italia che Cambia. Inoltre dovrei iniziare una rubrica radiofonica su “Radio Francigena”.

Chiedo aiuto sul campo, vitto e alloggio per me e per l’asino (mangiamo poco) in cambio di visibilità per le realtà neo-nate o di lavoretti, o anche di semplice compagnia. Chiedo consigli sui tragitti da fare, antiche mulattiere dimenticate da riscoprire, passaggi in luoghi che solo i locali conoscono (attraverso “ammappalitalia” cercherò di mappare più sentieri possibile per chi dopo di me vorrà continuare la lunga tradizione di muoversi a piedi degli italiani). A tutti quelli che fanno parte di reti agricole, piuttosto che di Eco villaggi di spargere la voce.

Ferrino sarà al fianco di Nicola Winkler durante tutto il suo viaggio!

Per maggiori informazioni:

https://www.facebook.com/ammappalitalia.it/posts/814426975373377:0

http://blog.italiachecambia.org/non-fare-l-asino/

 

Testo e foto: Nicola Winkler