"WINTER TRANS MONGOLIA - ACROSS THE GOBI DESERT", il documentario
Circa un anno fa Omar di Felice partiva per la traversata del deserto dei Gobi in bicicletta, nella stagione più fredda, com’è nel suo DNA. Ecco il documentario che racconta la sua impresa.

Chi è Omar di Felice
Ex ciclista professionista Omar di Felice è oggi un campione di ultracycling. Si appassiona al mondo della bici da ragazzino, guardando in tv Marco Pantani. Per alcuni anni si dedica all’agonismo dilettantistico, per poi passare professionista nel 2006. Dopo un anno tre le fila dei grandi decide di lasciare per vivere con uno spirito diverso, e più leggero, le sue esperienze in sella. Grazie a un viaggio sui pedali, senza soldi, da Lourdes a Santiago de Compostela si fa conoscere dal mondo dei social. Inizia quindi il suo avvicinamento alle gare su lunga distanza dove riesce a eccellere ottenendo riconoscimenti sia nazionali che internazionali.Da sempre appassionato di viaggio e avventura nel 2018 decide di trasportare la sua esperienza in bici nei luoghi più freddi del Pianeta alla ricerca di un’avventura diversa. Inizia così un periodo di intense esplorazioni sui pedali che lo portano ad affrontare viaggi, resi ancora più estremi dalle condizioni invernali.
Winter Trans Mongolia
Dopo oltre 2270 km complessivi e 17 giorni in sella, Omar Di Felice il 20 marzo 2020 conclude la prima traversata invernale del deserto del Gobi, in Mongolia.Nella sua ultima tappa, Omar ha percorso 250 km per tornare verso Ulan Bator, da dove era partito il 3 Marzo 2020.
A caratterizzare quest’impresa sono state incertezze, difficoltà e momenti davvero emozionanti, condivise in un momento storico in cui la spettacolarità degli scenari attraversati e la determinazione di Omar, hanno offerto sia un momento di evasione che un messaggio di speranza.
In un estratto delle sue parole a conclusione dell’avventura, Omar ha dichiarato:
“[…] La prima invernale nel deserto del Gobi è un sogno realizzato. Ha occupato ogni singolo spazio della mia mente e del mio cuore sebbene questa volta, più che mai, fossero legate a doppio filo con l’Italia e con quel posto dove spero di poter tornare il prima possibile: Casa.
L’acqua calda di una doccia leverà la stanchezza e la fatica, ma solamente dagli strati superficiali della pelle: le emozioni scorreranno nelle vene da adesso e per chissà quanto e spero presto, molto presto, di essere in grado di raccontarle nella loro interezza”
Omar è ora pronto per nuove imprese estreme che saranno presto annunciate sui suoi e sui nostri canali.
