Grand Italian Trail - Stage 3 - Abruzzo and Maiella

Grand Italian Trail - Stage 3 - Abruzzo and Maiella

Grand Italian Trail - Tappa 3 - Abruzzo e Maiella

“Linea 7000” è un progetto che vuole mostrare come le nostre montagne e i sentieri siano facilmente avvicinabili utilizzando i mezzi pubblici. Il progetto, nato da un’idea di Gian Luca Gasca, promosso dal Club Alpino Italiano e supportato da Ferrino si concentra sul percorso del Sentiero Italia CAI, il trekking più lungo al mondo che attraversa Alpi, Appennini e anche le montagne delle due isole maggiori. Un lungo itinerario che può diventare opportunità per una scoperta consapevole e a basso impatto ambientale del nostro Paese. In questa puntata del viaggio Gian Luca ci porta alla scoperta del Parco Nazionale della Maiella e del Parco Nazionale del Gran Sasso. Scopriamo insieme come raggiungerne i sentieri con i mezzi pubblici.

 

Raggiungere la Maiella

La porta di accesso al Parco Nazionale della Maiella è Sulmona, cittadina che oltre a essere punto di partenza per esplorare i sentieri del parco merita una visita al suo centro storico e al vicino Eremo di Sant'Onofrio al Morrone.

Sulmona è facilmente raggiungibile sia da Roma, grazie ai frequenti collegamenti con treni regionali diretti (2 h 30 min), che da Pescara, sulla costa abruzzese. Pescara è facilmente raggiungibile grazie all’alta velocità, quindi in treno (1 h 30 min).

 

Verso i sentieri della Maiella

Bastano appena 45 minuti per raggiungere, da Sulmona, l’attacco del Sentiero Italia CAI. Frequenti autobus, a cadenza oraria, raggiungono Campo di Giove, da cui iniziare a camminare alla scoperta della Maiella.

 

La nostra tappa

Campo di Giove - Roccaramanico

Lunghezza: 18,88 km

Difficoltà: EE

Dislivello: 1201 m

Segnaletica: bolli bianchi e rossi marchiati “SI”

Lasciato il centro di Campo di Giove il sentiero prende a seguire, prima in discesa, poi in piano con rari saliscendi, una piacevole valletta. Per buona parte del primo tratto è possibile ammirare, sulla destra, il massiccio della Maiella che poi scompare alla vista in prossimità del paese di Pacentro. Se fin qui il sentiero si è sempre tenuto pianeggiate, abbiamo finalmente occasione di affrontare una bella e impegnativa salita che in pochi minuti raggiunge l’asfalto e il centro abitato. Dal piccolo borgo è possibile rientrare verso Sulmona con i bus a cadenza oraria che in pochi minuti coprono i 7 chilometri che separano le due località. In alternativa, dopo aver esplorato i vicoletti dell’antico borgo, si può continuare lungo la tappa del sentiero che piega decisamente verso est tagliando i tornati della Strada Statale 487 di Caramanico Terme che poi costeggia per un piccolo tratto. Il sentiero piega quindi a nord-est, costeggia le balze rocciose del Morrone e raggiunge Passo San Leonardo. Ci troviamo quindi ai piedi del Monte Amaro che, con i suoi 2793 m, rappresenta la massima elevazione del massiccio. Lasciato il passo il sentiero inizia a digradare dolcemente fino a raggiungere il caratteristico borgo di Roccaramanico. Da Roccaramanico non partono autobus, ma continuando a scendere lungo il sentiero Q7 si raggiunge Caramanico Terme da cui partono regolari corse che in un’ora raggiungono Sulmona (Consultare gli orari sul sito del Trasporto Unico Abruzzese).

 

Verso il Gran Sasso

Rientrati a Sulmona in poco più di un’ora in autobus si raggiunge Ofena (necessari due cambi a Bussi sul Tirino e Capestrano). Da qui partono le tappe del Sentiero Italia CAI che si addentrano alla scoperta del Parco Nazionale del Gran Sasso, fino a culminare con la dolomitica vista della più alta montagna appenninica.

 

Le nostre tappe

Ofena – Santo Stefano di Sessanio

Lunghezza: 19,2 km

Difficoltà: E

Dislivello: 947 m

Segnaletica: bolli bianchi e rossi

Si lascia Ofena percorrendo un tratto della Strada Regionale 602 in direzione sud, fino a incontrare sulla destra il sentiero che sale verso est a Castelvecchio Calvisio. Superata questa prima parte il sentiero si ammorbidisce e prosegue dolcemente. Da Castelvecchio consigliamo di fare una piccola deviazione al sentiero Italia CAI per raggiungere la Rocca Calascio e scoprire uno dei più famosi monumenti dell’Abruzzo per poi ritornare sui propri passi e riprendere la carrareccia che a mezza costa, con Rocca Calascio in alto sulla destra, porta ai piedi dello stupendo borgo di Santo Stefano di Sessanio. Qui un paio di tornanti portano in rapida salita verso il centro abitato, arrivo di tappa.

 

Santo Stefano di Sessanio – rifugio Duca degli Abruzzi

Lunghezza: 18,5 km

Difficoltà: EE

Dislivello: 1247 m

Segnaletica: bolli bianchi e rossi

Con la tappa che raggiunge il rifugio Duca degli Abruzzi ci si addentra nel vero cuore del parco, fino a raggiungere il roccioso Gran Sasso d’Italia, vetta più alta degli Appennini. Superate le poche case che compongono Santo Stefano di Sessanio il sentiero corre in direzione nord con dolce salita, insinuandosi tra le cime del Monte Cappellone, a sinistra, del Monte tre Colli, a destra, e del Monte Cecco, più avanti. Il percorso volta quindi a ovest, tocca Campo delle Ginestre e sfiora Monte Mesola, a sinistra. Superato questo lo scenario si apre e i paesaggi diventano vasti, ci sia affaccia sulla celebre piana di Campo Imperatore dove il cielo è quasi patagonico. Proseguendo lungo una valletta si raggiunge la Strada Statale 17 bis al cospetto del Gran Sasso. Ci troviamo quindi all’albergo di Campo Imperatore, da cui parte la ripida salita che raggiuge il rifugio Duca degli Abruzzi, fine tappa, già visibile dalla piana.

 

Per il rientro

Dal rifugio Duca degli Abruzzi torniamo verso Campo Imperatore, dove di trova la stazione di monte degli Impianti a fune del Gran Sasso. Da qui è sufficiente prendere la funivia, in servizio tutti i giorni estivi dalle 7.30 alle 19 con corse ogni 20 minuti (per eventuali informazioni contattare l’ente gestore). Dall’arrivo di valle della funivia grazie al servizio urbano è possibile raggiungere il centro di L’Aquila da cui partono regolari treni regionali per Roma e Pescara.