Linea 7000 - Il Sentiero Italia - Tappa 1 all'Etna

Linea 7000 - Il Sentiero Italia - Tappa 1 all'Etna

“Linea 7000” è un progetto che vuole mostrare come le nostre montagne e i sentieri siano facilmente avvicinabili utilizzando i mezzi pubblici. Il progetto, nato da un’idea di Gian Luca Gasca, promosso dal Club Alpino Italiano e supportato da Ferrino si concentra sul percorso del Sentiero Italia CAI, il trekking più lungo al mondo che attraversa Alpi, Appennini e anche le montagne delle due isole maggiori. Un lungo itinerario che può diventare opportunità per una scoperta consapevole e a basso impatto ambientale del nostro Paese. La prima puntata del viaggio di Gian Luca ci porta sul vulcano più alto d’Europa, l’Etna. Scopriamo insieme come raggiungerne i sentieri con i mezzi pubblici.

 

Raggiungere l’Etna

Da Roma partono ogni giorno quotidiani treni che raggiungono Catania, cittadina ai piedi dell’Etna. Il tempo impiegato varia dalle 9 alle 11 ore. In alternativa è possibile volare direttamente su Catania, oppure Palermo. Da quest’ultimo si può raggiungere Catania attraverso i frequenti treni regionali.

 

Verso i sentieri

Esistono diverse opportunità per raggiungere i sentieri dell’Etna utilizzando i mezzi pubblici. Dal centro di Catania parte la Ferrovia Circumetnea, che raggiunge Randazzo in poco più di due ore che passano con gli occhi incollati al finestrino a osservare da un lato l’Etna e dall’altra parte le piantagioni di pistacchi che si perdono fino alla pianura interrotta all’orizzonte dai dolci pendii dei Nebrodi e delle Madonie.

In alternativa è possibile raggiungere i sentieri dell’Etna con gli autobus. Il primo parte da Piazza Giovanni XXIII alle 8:15 e raggiunge il rifugio Sapienza alle 10:15 lasciando tutto il tempo per un’escursione sul vulcano, oppure lungo il Sentiero. Per il rientro, sempre dal rifugio Sapienza parte una corsa alle 16:30.

 La seconda opportunità è quella di prendere un autobus per Zafferana Etnea, sul versante sud-orientale del vulcano. Da questo bellissimo borgo con pochi passi si raggiunge il Sentiero Italia CAI nella porzione che attraversa la Valle del Bove, un’ampia conca dall’aspetto lunare sul versante orientale dell’Etna. Le corse sono frequenti, dalle 7 del mattino alle 20.30 e il percorso richiede circa un’oretta. Stessa cosa vale per il rientro.

 

Le nostre tappe

Randazzo – Bivacco Forestale di Monte Scavo
Lunghezza: 15,4 km
Difficoltà: E
Dislivello 944 m
Segnaletica: bolli bianchi e rossi marchiati “SI”


Dopo aver attraversato il centro di Randazzo, che merita una visita, il Sentiero Italia CAI prende a seguire in direzione sud. I primi chilometri sono su asfalto, ma permettono ugualmente di godere del territorio unico che offerto dalle pendici del più alto vulcano europeo. I suoi fertili versanti hanno permesso lo sviluppo di una florida agricoltura e i curati appezzamenti di terra fanno da sfondo ai primi passi.

Seguendo la strada asfaltata si raggiunge presto un bivio con il sentiero n. 716A, che si ignora tenendo la sinistra e proseguendo lungo il sentiero n. 716. Qui si lascia l’asfalto e si inizia a camminare sulla strada poderale sterrata. La sensazione è subito strana perché al posto della terra ci si muove sulla rumorosa cenere lavica prodotta dei numerosi parossismi che interessano l’Etna. Da qui il sentiero sale leggermente fino alle pendici del Monte Spagnolo che si supera per raggiungere l’innesto con la Pista Altomontana (Sentiero n. 701) che si segue verso destra. Da qui l’itinerario prosegue tranquillo, con leggeri saliscendi che portano fino a Bivacco Forestale di Monte Scavo. La struttura non è gestita ma sempre aperta, il bivacco è molto spazioso e ha un caminetto. Nei d’intorni si trova molta legna per potersi scaldare durante la notte.

 

Bivacco Forestale di Monte Scavo – Rifugio Sapienza
Lunghezza: 14,3 km
Difficoltà: E
Dislivello 386 m
Segnaletica: bolli bianchi e rossi marchiati “SI”

Dal Bivacco Forestale di Monte Scavo si riprende a seguire la Pista Altomontana in direzione sud. Il sentiero sale subito verso l’alto, ma sempre dolcemente. Nel giro di poco, camminando sempre con l’Etna alla propria sinistra, si raggiunge la Grotta di Monte Nunziata (detta anche Grotta delle Vanelle), una cavità generata dallo scorrimento lavico. Oltre un lungo tratto in salita porta al Passo di Monte Palestra (1932 m), ai piedi dell’omonima cima. Questo è il punto più alto dell’intero Sentiero Italia CAI attorno all’Etna. Da qui, con una lunga discesa, procediamo fino a raggiungere il rifugio Giacomini, quindi Piano Vetore dove ritroviamo l’asfalto. Poco oltre incrociamo Via Etna, che il sentiero taglia in più punti evitando i tornanti. Sempre seguendo i bolli bianchi e rossi con il segno “SI” ricominciamo a salire in direzione del rifugio Sapienza (1909 m), vera icona dell’Etna. Soltanto l’ultimo tratto, di circa 400 metri, ci obbliga a un percorso sull’asfalto.

Ph. © Vito Delaurentis