Omar Di Felice ha attraversato la Lapponia, ora il suo Artic World Tour continua attraverso Svalbard e Groenlandia

Omar Di Felice ha attraversato la Lapponia, ora il suo Artic World Tour continua attraverso Svalbard e Groenlandia

Omar Di Felice ha attraversato la Lapponia, ora il suo Artic World Tour continua attraverso Svalbard e Groenlandia

Prosegue l’Artic World Tour di Omar Di Felice. Dopo aver completata la traversata della Kamchatka è volato in Lapponia per riprendere la sua pedalata lungo il Circolo Polare Artico nel cuore dell’inverno. In 7 giorni e mezzo ha coperto 1200 chilometri da Murmansk, in Russia, a Tromsø, in Norvegia. In mezzo Finlandia e Svezia. Una lunga pedalata al cospetto dell’aurora boreale, su strade ghiacciate e solitarie.

 

Omar, tiriamo le somme di quest’ultima settimana. Com’è andata?

Sotto alcuni punti di vista è stato più facile rispetto alla Kamchatka. Ho trovato strade asfaltate e non più piste off road come all’inizio. Questo mi ha dato fiducia e mi ha spinto a fare anche 200 o 250 chilometri a giornata nei primi giorni.

 

Dopo hai rallentato?

Verso la fine del tratto russo ho avuto un’intossicazione alimentare e, contestualmente, mi sono trovato ad affrontare diversi problemi burocratici al confine con nuove restrizioni. Alla fine ho dovuto attendere mezza giornata ed essere scontato dai poliziotti fuori dalla Russia.

 

Quanto ci hai messo a riprenderti?

Sono state 24 ore molto complesse, sia fisicamente che mentalmente. Una volta arrivato su suolo europeo mi sono serviti un paio di giorni per tornare completamente a regime.

 

In un’avventura come la tua aspetti negativi e momenti di grande fascino si alternano. Cosa ti ha colpito di più durante questa pedalata?

Sicuramente i boschi della Lapponia, una regione stupenda dove i fusti si innalzano per centinaia di chilometri senza interruzioni. Solo ogni tanto sbuca qualche villaggio, a circa 50 o 60 chilometri l’uno dall’altro. Ogni sera poi, bastava alzare gli occhi al cielo per rimanere basiti di fronte allo spettacolo dell’aurora boreale

 

Con le temperature come te la sei cavata?

All’inizio è stata dura, il termometro è sceso fino a -36 gradi. Dopo il cielo si è coperto è il clima si è fatto più clemente.

 

Dopo l’arrivo a Tromsø il progetto non è ancora finto. Cosa ti aspetta adesso?

Qui ho recuperato al fat bike con slitta e tutto il necessario per la seconda parte del viaggio. Avevo spedito tutto prima della partenza, in modo da essere organizzato. Ora tocca a Svalbard e Groenlandia, due ambienti che mi incuriosiscono molto sia perché non ci sono mai stato, sia perché è la terra degli orsi polari.

 

Ci sono rischi legati alla loro presenza?

Solo qualche regola da rispettare. Alle Svalbard esistono delle disposizioni governative che impongono una guida che tutte le sere si occuperà di verificare il porto tappa per la notte. In Groenlandia sarò invece completamente solo per diverse centinaia di chilometri, ma la presenza dell’orso non è così massiccia.