Tomas Franchini scala in solitaria l'inviolata parete Est del Lamo She Shan
"Prima di poter attaccare la parete - racconta Tomas, alpinista trentenne di Madonna di Campiglio - sono passati molti giorni in cui il tempo è stato bruttissimo e durante i quali il supporto offerto dalla tenda Lhotse 4 Ferrino è stato fondamentale, un valido aiuto e un bel comfort anche in mezzo alla pioggia torrenziale e alla nebbia, senza il quale non avrei potuto compiere la mia impresa".
Dopo giorni di maltempo fermo al campo base a 3400 metri, rimasto solo dopo il rientro a casa del compagno di spedizione Pietro Picco, Tomas ha sfruttato una breve finestra di bel tempo per compiere finalmente la salita, aprendo così una nuova via lunga 1500 metri in 7 ore.
"Sono salito in maniera leggera e veloce e ho imparato molto, è stata un'esperienza che mi rimarrà a vita", conclude Tomas, entusiasta dell'esito della spedizione e pronto ad affrontare nuovi progetti che lo porteranno sulle vette e i versanti del mondo ancora vergini.
Ecco la dotazione di Tomas
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